Chiesa parrocchiale Santa Maria Maddalena
La Chiesa parrocchiale di S. Maria Maddalena fu costruita in Piazza Maio ma venne rasa al suolo dal terremoto che distrusse Casamicciola il 28 luglio 1883, ricostruita dove รจ situata attualmente , s'ignora l'anno della fondazione. L'unica data precisa รจ quella del 1540, anno in cui il vescovo d'Ischia, Monsignor Agostino Falivenia da Giffoni (1534-1548), piรน noto come Agostino Pastineo, concede il diritto di giuspatronato all'Universitร e agli uomini del Casale di Casamicciola. L'antica piccola chiesa era dedicata a San Severino e giร fungeva da parrocchia. Per impulso del parroco di allora, Don Bartolomeo Monte, l'universitร e la popolazione del casale di Casamicciola concorrono nella riedificazione, nell'ampliamento e nella decorazione della nuova chiesa, al posto della piccola. Al titolo antico di San Severino viene abbinato "ex ingenti devozione" quello di Santa Maria Maddalena Penitente, che prevarrร nel corso dei secoli.
Rasa al suolo dal terremoto del 1883, fu ricostruita in questo luogo e il 31 maggio del 1896 vi fu la solenne benedizione della nuova Chiesa parrocchiale, dedicata al Cuore di Gesรน e a Santa Maria Maddalena Penitente. La chiesa, a tre navate, comporta nove altari. Altare maggiore in marmi policromi, su cui troneggiano le statue del Sacro Cuore di Gesรน e di S. Maria Maddalena. Sulla sinistra, entrando, รจ situata la tomba del Venerabile Giuseppe Morgera, di cui รจ in corso la causa di beatificazione; subito dopo, altare con il Crocifisso di legno scolpito e dipinto, prima metร del sec. XIX. Da ammirare: il fonte battesimale di marmo (sec. XVIII), proveniente dall'antica chiesa parrocchiale al Maio; la Pietร (seconda metร sec. XIX); scultura raffigurante S. Maria Maddalena Penitente (prima metร sec. XIX). Sulla destra, altare con l'Assunzione (seconda metร del sec. XIX), quadro proveniente dalla distrutta chiesa dell'Assunta in Piazza Bagni; la Trinitร (inizio sec. XIX); la tomba di Monsignor Carlo Mennella, vescovo di Mennith e vescovo ausiliare d'Ischia. Presso l'uscita, teca con statua lignea di S. Emidio (fine XIX secolo).
In sacrestia, mobile per gli arredi di legno di castagno (artigianato campano, fine sec. XIX), con sull'alzata tre teche con le statue di Sant'Anna, San Michele, e Santa Lucia (seconda metร del secolo XVIII). Altre tre teche con statue: l'Addolorata, l'Immacolata, l'Assunta; altare di legno dipinto a finto marmo; dipinto (olio su tela) raffigurante la Madonna con Bambino e Santi (seconda metร sec. XVIII). Nelle stanze adiacenti: dipinto raffigurante Tobiolo e l'Angelo (fine sec. XVIII); statua, in legno scolpito e dipinto, di S. Giovan Giuseppe della Croce, (seconda metร XIX secolo).